Housing ContestHousing Contest
MILANO 2011 [con Teknoarch srl] – Esplorando il tema dell’housing sociale il progetto mira a definire una logica costruttiva capace di garantire alta vivibilità e qualità pur nel controllo dei costi. UP! ha fatto parte della squadra multidisciplinare guidata da Teknoarch per tutto il processo progettuale nell’intenzione di definire per la tipologia residenziale un sistema integrato e flessibile; uno schema logico di relazioni tra istanze strutturali, distributive, tecnologiche che consenta esperienze architettoniche analoghe con variazioni continue legate alle condizioni al contorno. Il piano tipo è organizzato secondo una modularità commisurata alle attività domestiche che, unita alla razionalizzazione degli impianti in una fascia tecnologica di spazi serventi, offre un doppio grado di flessibilità. Una flessibilità di tipo distributivo consente di cambiare completamente il mix tipologico di ogni piano in modo indipendente dagli altri; una flessibilità di tipo dispositivo consente di modificare la posizione dello stesso mix tipologico per meglio adattarlo all’esposizione e al contesto. Ogni appartamento ha ampie terrazze private intagliate nell’involucro tridimensionale dell’edificio.
1. Uno schema logico
Il progetto nasce con l’intento di integrare ricerca e pratica architettonica nella definizione di una logica della costruzione capace di concorrere alla qualità dell’abitare.
Una squadra multidisciplinare ha cooperato per tutto il processo progettuale nell’intenzione di definire per la tipologia residenziale un sistema integrato e flessibile; uno schema logico di relazioni tra istanze strutturali, distributive, tecnologiche che consenta esperienze architettoniche analoghe con variazioni continue legate alle condizioni al contorno. L’esito è un sistema tipologico di cui l’edificio proposto rappresenta sola una delle possibili espressioni, declinata in ottemperanza ai requisiti del bando.
In accordo con tale approccio, riferibile alla cultura tecnica dell’edificare espressa da alcune importanti figure della storia dell’architettura milanese, il progetto propone una razionalizzazione del sistema costruttivo che si evidenzia nell’integrazione e nelle scelte relative ai diversi temi architettonici.
2. Pianta flessibile
Tra le possibilità concesse dallo schema il progetto sviluppa una pianta rettangolare con sistema distributivo lineare in modo da garantire flessibilità nella disposizione e nell’accessibilità agli alloggi.
Una trama modulare verificata rispetto al sistema costruttivo e commisurata alle attività domestiche consente massima flessibilità distributiva e dispositiva grazie alla separazione tra spazi serviti e spazi serventi, concentrati in una fascia tecnologica che ottimizza la localizzazione degli impianti. Tale flessibilità consente di rispondere adeguatamente ad ogni contesto in termini di esposizione e ad ogni richiesta del committente in termini di soluzioni distributive dei tipi di alloggi. Ogni appartamento è studiato per il massimo comfort spaziale e prestazionale.
3. Involucro abitato
La volontà di dotare ogni alloggio di spazi all’aperto fruibili si combina con l’intento di provvedere al comfort termico e all’efficienza energetica e si concretizza nell’articolazione dei prospetti. Alcuni pannelli modulari della facciata sono replicati verso l’esterno a contenere e schermare ampi balconi commisurati al taglio degli alloggi. Questi, combinati a logge per gli appartamenti più grandi, determinano un’articolazione di spazi aperti privati integrati e fruibili.
4. Un edificio da montare
La torre è concepita come un edificio da montare: lo schema logico apre a vari gradi di prefabbricazione. In questo caso fasi di lavorazioni umide e soluzioni tecnologiche a secco sono integrate per ottimizzare tempi e costi, razionalizzando la gestione del cantiere e in considerazione del ciclo di vita dell’edifico: le scelte sono state condotte sulla base del modello Life Cycle Cost.
5. Spazi di relazione
Gli spazi di relazione dedicati alle attività collettive contribuiscono ad articolare il coronamento e l’attacco a terra dell’edificio con l’intento di massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi messi a disposizione, aperta alle volontà regolamentate degli abitanti.
La copertura dell’edificio è fruibile come terrazza comune con spazi chiusi e aree aperte.
Il basamento dell’edificio organizza le relazioni urbane, l’accessibilità, le esigenze di privacy e sicurezza. L’edifico si posiziona nel modo ottimale rispetto all’esposizione solare e demanda all’articolazione del basamento la relazione diretta con la sezione stradale. Il confine di proprietà viene costruito in sezione grazie al progetto degli spazi aperti e di locali a pianta libera rivolti alla strada o al giardino interno, destinabili ad attività condominiali (in questo caso), commerciali o servizi.
HOUSING CONTEST
- luogo: Milano 2011
- promotore: Assimpredil ANCE, Federlegno, IN/ARCH, Ordine degli Architetti Mi
- superficie: 5000 mq
- programma: social housing
- project leader: Teknoarch
- team: Daniele Piludu, Celestino Sanna, Fabio Lepratto, Alessandro Frigerio, Francesca di Lalla, Laura di Benedetto
MILANO 2011 [with Teknoarch srl] – Esplorando il tema dell’housing sociale il progetto mira a definire una logica costruttiva capace di garantire alta vivibilità e qualità pur nel controllo dei costi. UP! ha fatto parte della squadra multidisciplinare guidata da Teknoarch per tutto il processo progettuale nell’intenzione di definire per la tipologia residenziale un sistema integrato e flessibile; uno schema logico di relazioni tra istanze strutturali, distributive, tecnologiche che consenta esperienze architettoniche analoghe con variazioni continue legate alle condizioni al contorno. Il piano tipo è organizzato secondo una modularità commisurata alle attività domestiche che, unita alla razionalizzazione degli impianti in una fascia tecnologica di spazi serventi, offre un doppio grado di flessibilità. Una flessibilità di tipo distributivo consente di cambiare completamente il mix tipologico di ogni piano in modo indipendente dagli altri; una flessibilità di tipo dispositivo consente di modificare la posizione dello stesso mix tipologico per meglio adattarlo all’esposizione e al contesto. Ogni appartamento ha ampie terrazze private intagliate nell’involucro tridimensionale dell’edificio.
1. Uno schema logico
Il progetto nasce con l’intento di integrare ricerca e pratica architettonica nella definizione di una logica della costruzione capace di concorrere alla qualità dell’abitare.
Una squadra multidisciplinare ha cooperato per tutto il processo progettuale nell’intenzione di definire per la tipologia residenziale un sistema integrato e flessibile; uno schema logico di relazioni tra istanze strutturali, distributive, tecnologiche che consenta esperienze architettoniche analoghe con variazioni continue legate alle condizioni al contorno. L’esito è un sistema tipologico di cui l’edificio proposto rappresenta sola una delle possibili espressioni, declinata in ottemperanza ai requisiti del bando.
In accordo con tale approccio, riferibile alla cultura tecnica dell’edificare espressa da alcune importanti figure della storia dell’architettura milanese, il progetto propone una razionalizzazione del sistema costruttivo che si evidenzia nell’integrazione e nelle scelte relative ai diversi temi architettonici.
2. Pianta flessibile
Tra le possibilità concesse dallo schema il progetto sviluppa una pianta rettangolare con sistema distributivo lineare in modo da garantire flessibilità nella disposizione e nell’accessibilità agli alloggi.
Una trama modulare verificata rispetto al sistema costruttivo e commisurata alle attività domestiche consente massima flessibilità distributiva e dispositiva grazie alla separazione tra spazi serviti e spazi serventi, concentrati in una fascia tecnologica che ottimizza la localizzazione degli impianti. Tale flessibilità consente di rispondere adeguatamente ad ogni contesto in termini di esposizione e ad ogni richiesta del committente in termini di soluzioni distributive dei tipi di alloggi. Ogni appartamento è studiato per il massimo comfort spaziale e prestazionale.
3. Involucro abitato
La volontà di dotare ogni alloggio di spazi all’aperto fruibili si combina con l’intento di provvedere al comfort termico e all’efficienza energetica e si concretizza nell’articolazione dei prospetti. Alcuni pannelli modulari della facciata sono replicati verso l’esterno a contenere e schermare ampi balconi commisurati al taglio degli alloggi. Questi, combinati a logge per gli appartamenti più grandi, determinano un’articolazione di spazi aperti privati integrati e fruibili.
4. Un edificio da montare
La torre è concepita come un edificio da montare: lo schema logico apre a vari gradi di prefabbricazione. In questo caso fasi di lavorazioni umide e soluzioni tecnologiche a secco sono integrate per ottimizzare tempi e costi, razionalizzando la gestione del cantiere e in considerazione del ciclo di vita dell’edifico: le scelte sono state condotte sulla base del modello Life Cycle Cost.
5. Spazi di relazione
Gli spazi di relazione dedicati alle attività collettive contribuiscono ad articolare il coronamento e l’attacco a terra dell’edificio con l’intento di massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi messi a disposizione, aperta alle volontà regolamentate degli abitanti.
La copertura dell’edificio è fruibile come terrazza comune con spazi chiusi e aree aperte.
Il basamento dell’edificio organizza le relazioni urbane, l’accessibilità, le esigenze di privacy e sicurezza. L’edifico si posiziona nel modo ottimale rispetto all’esposizione solare e demanda all’articolazione del basamento la relazione diretta con la sezione stradale. Il confine di proprietà viene costruito in sezione grazie al progetto degli spazi aperti e di locali a pianta libera rivolti alla strada o al giardino interno, destinabili ad attività condominiali (in questo caso), commerciali o servizi.
HOUSING CONTEST
- lplace: Milano 2011
- promoter: Assimpredil ANCE, Federlegno, IN/ARCH, Ordine degli Architetti Mi
- surface: 5000 mq
- program: social housing
- project leader: Teknoarch
- team: Daniele Piludu, Celestino Sanna, Fabio Lepratto, Alessandro Frigerio, Francesca di Lalla, Laura di Benedetto