HOUSING A CASCINA MERLATA
MILANO, 2020 (definitivo) 2016 (preliminare). Il concept dell’edificio prevede la scomposizione del volume edilizio che esprime la volumetria prevista dal masterplan in tre blocchi con un trattamento differenziato a seconda della relazione con l’intorno. I tre blocchi sono organizzati attorno agli spazi di distribuzione e relazione.
Un passaggio consente l’accesso libero agli spazi aperti interni alla corte, migliorando il sistema delle connessioni e la relazione con il parco. Il passaggio è controllato da un cancello, aperto nelle ore diurne, integrato nel disegno del fronte strada. Sul passaggio si affaccia uno degli atrii e le pareti e l’intradosso del solaio che lo definiscono sono caratterizzato da un colore giallo zafferano, richiamato anche da un inserto sul fronte strada.
All’interno della corte, il sistema di percorsi è progettato in continuità con quelli previsti dai progetti dei lotti adiacenti (già approvati o in previsione). Tali percorsi, pavimentati con blocchetti di cemento con finitura effetto pietra, sono definiti da vasche rialzate con bordi in calcestruzzo lisciato – possibili sedute – piantumate con arbusti sempreverdi con fioritura stagionale e alberi fioriferi di piccola dimensione.
Il piano terra ospita gli atrii di ingresso, alcuni locali comuni e di servizio e due locali biciclette. Gli atrii di ingresso, illuminati dalla luce naturale, mantengono una connessione visiva con l’esterno e con l’interno della corte, a cui si può accedere direttamente. Due locali, uno affacciato su via Daimler, uno sul giardino interno, sono accessibili da entrambe le scale e sono immaginati come spazi a disposizione degli abitanti per attività comuni (living, sala riunioni, sala feste, lavanderia e cucina comuni, etc.). Due locali biciclette sono posizionati in diretta connessione con i percorsi interni alla corte, consentendo il facile raggiungimento della pista ciclopedonale su via Pasolini e il parco di Cascina Merlata.
La copertura dell’edificio è progettata in considerazione della sua visibilità in quanto quinta facciata dell’edificio ed è caratterizzata da una parte praticabile, aperta all’uso degli abitanti e da alcuni spazi tecnici o non praticabili.
La porzione nord, non interessata dall’ombreggiamento recato dalla vicina torre di prossima realizzazione, prevede l’integrazione nel disegno delle coperture di due ampie superfici fotovoltaiche.
La terrazza si estende in parte sotto a una di queste ed è bordata da un pergolato lineare che integra i setti terminali dell’asola impiantistica e la separa dall’area tecnica. Sulla terrazza sarà possibile realizzare delle vasche di terra per orti, un solarium o spazi per attività condivise all’aperto.
L’edificio è organizzato secondo uno schema in linea a doppio corpo di fabbrica. La fascia degli spazi serventi è concentrata lungo il corridoio di distribuzione centrale, delimitato su entrambi i lati da un’asola impiantistica continua. Questo schema consente la flessibilità dispositiva degli alloggi che asseconda la varietà dei prospetti.
Il corridoio di distribuzione è illuminato alle estremità dalla luce naturale e caratterizzato da alcune doppie altezze. Gli alloggi rivolti verso l’interno della corte sono caratterizzati da logge, quelli su strada da un balcone continuo, partito in logge, con diversi trattamenti a seconda dei piani.
L’attacco con l’edificio adiacente, di prossima realizzazione e impostato ad una quota diversa, è mediato da un puntuale arretramento e dall’uso di un colore scuro. Il prospetto su via Daimler è bipartito. Il corpo basso, scuro, si attesta a 4 piani a richiamare l’altezza degli edifici prospicenti e prossimi ed è caratterizzato da un’alternanza di pieni e vuoti dal carattere urbano. Il corpo superiore, chiaro, traguarda l’edificio dirimpetto e apre alla vista delle montagne, integra le logge in un telaio modellato per accentuare gli effetti di luce ed ombra. In corrispondenza dell’angolo nord-ovest dell’edificio, angolo aperto dell’isolato, il telaio si alza maggiormente e varia giacitura, rafforzando il carattere dell’edificio e dell’isolato, specialmente in relazione alla percezione privilegiata di scorcio dovuta alla morfologia del contesto.
In entrambi, i casi gli alloggi si aprono verso l’esterno attraverso ampie finestrature che favoriscono la continuità degli spazi. I balconi sono progettati come logge per essere attrezzati e personalizzati in coerenza con l’immagine dell’edificio, offrendo spazi contenitori integrati nel sistema di facciata.
Il prospetto sulla corte interna all’isolato propone un diverso trattamento per la riduzione percettiva della massa edilizia. Tutti gli alloggi sono dotati di logge e l’alternanza dei piani tipo consente una varietà nella composizione di pieni e vuoti ordinata da fasce marcapiano, che in alcuni casi ricorrono ogni due piani, alterando la percezione della scala dell’edificio. Marcapiani orizzontali e profili lineari verticali leggermente sporgenti compongono una trama, tono su tono, che caratterizza la risposta della facciata alla luce naturale.
luogo: Milano, Italia 2016 (progetto preliminare) 2020 (progetto definitivo)
promotore: Euromilano S.p.a.
programma: residenze studenti
superficie: 7000 mq
team UP: Alessandro Frigerio, Fabio Lepratto, Alessandro Betta, Alessandra Sammartino, Giulia Barazzetti